Claudio Taroppi


Claudio Taroppi nasce e già questo potrebbe essere un dato positivo per la sua autostima. Dopo gli anni trascorsi tra i banchi di scuola, senza mai farsi scoprire dagli insegnanti, decide di prendere una laurea. La facoltà che notoriamente è quella meno adatta per un inserimento nel mondo del lavoro è filosofia; se per molti questo potrebbe essere un valido motivo per intraprendere un diverso percorso universitario, non lo è per Claudio. Sceglie infatti apposta l’Ateneo filosofico milanese sperando di farsi mantenere a vita dai genitori. Sfortunatamente per lui, consegue una laurea in filosofia estetica con una tesi sull’influenza della Scuola di Francoforte in Giorgio Gaber.

Durante gli anni di università viene rapito da un broker assicurativo che lo costringe a destreggiarsi tra sinistri e massimali. Dopo aver scoperto e filantropicamente divulgato al mondo che il “premio” si paga e non si vince, lascia il mondo delle polizze e tenta di proseguire la strada della disoccupazione. Niente da fare! Claudio lavora anche come presentatore, attore e comico. Colleziona spot pubblicitari (Tim, Vodafone, Citroen, Kellogg’s...) e trasmissioni televisive (Dammi il cinque, Central station, Camera café...). Il lavoro continua a perseguitarlo ed è obbligato anche a esibirsi come cabarettista in molti locali e teatri tra cui Zelig, Cab 41, Teatro delle Erbe. Personaggi importanti del mondo dello spettacolo come Albertino, Gioele Dix e Beppe Braida lo vogliono e richiedono la sua collaborazione.

Nel settembre del 2009 incontra Alessio Mazzolotti che, alla quattordicesima pinta  esclama: “sssei mio amico, ti voio bene!”. Non era vero! Infatti Alessio comincia a fare lavorare Claudio tanto come attore, quanto e soprattutto come autore. Claudio ce la mette tutta per farsi cacciare: scrive male, inventa latinismi inesistenti e si rivolge ai clienti  dicendo: “se io sarei al suo posto farei il carosello dei suoi prodotti”. I disperati tentativi non sortiscono alcun effetto: Claudio continua a lavorare!